
La macchina fotografica è per me un blocco di schizzi,
lo strumento dell'intuito e della spontaneità,
il detentore dell'attimo che, in termini visivi, interroga
e decide nello stesso tempo.
Per "significare" il mondo, bisogna sentirsi
coinvolto in ciò che si inquadra nel mirino.
Questo atteggiamento esige concentrazione,
sensibilità, senso geometrico.
E' attraverso un'economia di mezzi e soprattutto
l'abnegazione di sé che si raggiunge
la semplicità espressiva.
Fotografare è trattenere il respiro quando le nostre
facoltà convergono per captare la realtà fugace;
a questo punto l'immagine catturata diviene
una grande gioia fisica e intellettuale.
Fotografare è riconoscere nello stesso istante
e in una frazione di secondo un evento e il rigoroso
assetto delle forme percepite con lo sguardo che
esprimono e significano tale evento. E' porre
sulla stessa linea di mira la mente, gli occhi e il cuore.
Per me fotografare è un modo di capire
che non differisce dalle altre forme di espressione visuale.
E' un grido, una liberazione.
Non si tratta di affermare la propria originalità;
è un modo di vivere.
Henri Cartier-Bresson
(Foto di Henri Cartier-Bresson:Dietro la gare Saint-Lazare, Parigi, 1932)
8 commenti:
"Per "significare" il mondo, bisogna sentirsi
coinvolto in ciò che si inquadra nel mirino.
Questo atteggiamento esige concentrazione,
sensibilità, senso geometrico.
E' attraverso un'economia di mezzi e soprattutto
l'abnegazione di sé che si raggiunge
la semplicità espressiva."
...
la necessità di perdersi per ritrovarsi altrove...
che bello Bresson!
.Insana lucidità.
...è assurdo che in queste poche parole ci sia tutta la fotografia, qualsiasi "deviazione" essa prenda...
quello che stavo cercando, grazie
leggere l'intero blog, pretty good
Si, probabilmente lo e
La ringrazio per Blog intiresny
Perche non:)
La ringrazio per Blog intiresny
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