martedì 5 giugno 2007

Amon Tobin @ Brancaleone

Apr 17 2007, 11:49


Amon Tobin Amon Tobin @ Branca
Beh ieri era una di quelle serate che sarebbero potute andare in mille modi diversi. Intanto l'amico con cui inizialmente dovevo andare ha optato per un'altra soluzione di serata. Isi. La mia determinazione di vedermi un ottimo set di elettronica dopo anni (praticamente dalla mia permanenza londinese) non ha però vacillato neanche davanti questo cambiamento di programma e ormai l'idea di partire e andare da solo non mi spaventava più.

Fatto sta che sono stato premiato dalla sorte e appena partito mi arriva la chiamata di Ale, quello che poi sarebbe diventato il mio compagno e istigatore di mojito della serata, nonchè guru musicale di primordine. Ok, torno indietro, lo recupero e partiamo provando il mio nDS che si è trasformato, per l'occasione, in lettore mp3. La prova con 20 minuti di PlayI la supera egregiamente. Grazie M3Simply.

Arrivati al Branca abbiamo aspettato una mezz'oretta fuori prima che di farci entrare, e altrettanto prima che abbiano aperto la sala (dove stava l'unico bar aperto della serata). Là stava iniziando Raffaele Costantino. Questo uomo ne sà a pacchi di quello che fa. Parte, fa ambientare il pubblico e li cuoce ben bene per un bel po' (quant'è il tempo di due Mojito?) fino a che, in delirio, ci lascia a Tobin.

La gente si avvicina, si accalca, balla... E' praticamente impossibile non sfiorarsi la pelle, non respirare l'odore dei capelli lunghi che ci circondavano e non cadere in quello stato di semincoscienza prolungata creata dagli intrecci ritmici e dalle basse frequenze che provenivano dal palco. Una musica da ballare di questa qualità è la prima volta che riesco a sentirla in Italia e probabilmente anche durante la mia permanenza londinese, ma non sono stato troppo attivo in tal senso all'epoca. La musica va avanti per ore, la concezione del tempo (mischiato a tutto il bevuto) salta completamente, ed il brasiliano ci vizia, fino a salutarci e lasciare la postazione ad Andrea Lombardo che riesce a tenere la sala attenta e coinvolta ancora per un bel po'.

Si fanno ormai le 3 di martedì e sandro tra 4 ore si deve svegliare, quindi decidiamo di tornare a casa dopo un secondo di pausa, passato a farci due chiacchiere con un amico beccato là e, una volta in macchina celebriamo il fine serata stando, per l'ennesima volta, a meravigliarci di come sia stato possibile fare, nel 1991, un disco come Spiderland. Discussione che si prolungherà fino al nostro saluto e al riprometterci grandi cose al nostro prossimo incontro.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie