venerdì 31 agosto 2007

Black Flag - Valerio Evangelisti

Kurada rise. Sebbene fosse stanco e sudato, cominciò a sbottonare gli abiti che indossava. - Senti il cigolio del portello? Stiamo per partire. - Iniziò a calare i pantaloni. - No, non è sempre stata così. C'erano un tempo sentimenti futili, legami affettivi, solidarietà irrazionali. Le guerre combattute a colpi di allucinazioni dalla RACHE, tanti secoli fa, hanno incrinato tutto ciò. L'innesco di parti metalliche nei corpi umani ha raffreddato le empatie... - Il viso gli si indurì. - Be', cosa aspetti a spogliarti anche tu? Ho voglia di una femmina.
Lilith fece scorrere con lentezza la lampo della blusa, fingendo che il sangue ormai raggrumato l'avesse resa meno scorrevole. Intanto cercava di mettere assieme ricordi, intuizioni, immagini. - Quando esisteva tutto ciò che dici... intendo i sentimenti... si stava meglio o si stava peggio?
Kurada scrollò le spalle. Dai pantaloni fece uscire il pene retto, arrossato sulla punta. - Dopo le guerre c'era disordine, anzitutto mentale. Poi noi abbiamo preso in mano la situazione. Intendo noi psichiatri. La psichiatria ha sempre puntato al ristabilimento di un ordine turbato. L'uomo è in fondo una macchina. Quando sfugge al controllo, o la si ripara o la si distrugge.
- Vuoi dire che Paradice lo avete creato voi? - Lilith finì di abbassare la lampo. Sperò che la sua voce fosse abbastanza indifferente.
- Sì. Il nome stesso deriva dai messaggi di Zodiac, un antico assassino psicopatico. Sosteneva di uccidere le proprie vittime per averle schiave in un luogo chiamato Paradice. L'Organizzazione mondiale per la sanità mentale ha valutato che le psicopatologie fossero ormai troppo diffuse per poter essere eliminate. Potevano però essere guidate, in modo da limitare il disastro demografico.
Mentre parlava Kurada si era avvicinato a Lilith e le aveva afferrato i seni. Li stringeva con troppa energia per darle piacere. Forse, la nozione di carezza gli era ignota.
Lilith simulò un mugolio e finse di abbandonarsi alla stretta. Intanto, il suo cervello si districava dalle ultime volute del delirio. La Kraepelin III sembrava immobile, ma un lieve ronzio faceva capire che doveva essere in volo.
Dopo un gemito ben imitato, Lilith chiese, in tono distratto: - Volevate renderci schiavi?
Kurada parve indignato, e ritirò le mani. - Perchè parli al plurale? Quanto ho detto non riguarda voi infermieri. A voi, abitanti dei cubicoli, sono stati riservati farmaci a base d'oro, capaci di darvi forza e di rendervi aggressivi. Siete voi i padroni di Paradice! Gli altri sono semplici pazienti!
- I Lampi, però, li subivamo anche noi.
Kurada chiuse gli occhi. - Smettila di fare domande e prendilo in bocca.
Lilith si inginocchiò. Afferrò il pene del medico e ne strinse delicatamente il glande tra le labbra. Poi morse con tutta l'energia che possedeva.
Kurada lanciò un urlo disumano. Si strappò a forza dai denti di Lilith e saltellò indietro. Guardò con orrore incredulo la proboscide insanguinata che gli pendeva tra le gambe. Fece per reagire, ma subito vide il bisturi seghettato che lei stringeva.
- Ferma, ferma! - le urlò, disperato. - Tu non sai pilotare! Morirai anche tu!
Lilith sogghignò. Passò l'indice sulla lama affilata. - Non mi importa. Cerco un contatto umano.
Kurada urlò di nuovo. Per Lilith, mutilarlo fu un'esperienza voluttuosa. Valeva bene la morte.

(da Black Flag, Valerio Evangelisti 2002)

domenica 26 agosto 2007

Musicovery - Interactive WebRadio


Devo ammettere che negli ultimi tempi i servizi di webradio personalizzate mi stanno veramente intrippando. Prima Pandora (che non ho mai amato, ma che mi spiace veramente che ora non sia più accessibile dall'italia), poi Last.Fm ed ora questo Musicovery.
Cos'ha questo di tanto diverso? Presto detto. Appena aprite la pagina avrete in bella vista un bell'indicatore "umorale" sul quale cliccare per indicare il mood nel quale volete immergervi, e lui vi farà una bella selezione di pezzi che rispecchiano (più o meno, ma devo ammettere che mi ha convinto abbastanza) questo stato d'animo. In più potete anche limitare la selezione musicale in base ai vostri generi preferiti e all'annate dei pezzi. L'aspetto grafico è minimalista e poco invasivo ed è molto gradevole lo schema musicale che si genera via via durante la selezione. Certo c'è da dire che non ha la stessa quantità e qualità di riproduzione di brani che potete trovare su last.fm (per la qualità potreste ovviare pagando per l'account hi-fi, ma dubito che lo facciate) ma un giro vale la pena di farcelo lo stesso. Su fate sto sforzo.

venerdì 24 agosto 2007

Antonio Rezza - L'orrore di Vivere

Sono da poco tornato ed ancora sono piacevolmente intorpidito dalle acque termali di Bagni S.Filippo, ed è normale quindi che io preferisca far vagare la testa piuttosto che rimettermi a scrivere. Succederà sicuramente, ma non ora. Per questo vi presento la classica chicca riportata alla luce dal grande scavo archeologico che è youtube e riscoperta da una persona ormai a me fin troppo cara. Buon rientro e buon risveglio a tutti... io me ne torno a dormire...

...e a sognare i pici alla briciola ricca di Tiberio...

giovedì 2 agosto 2007

Something out

Probabilmente un blog non è il posto migliore dove presentare i propri pezzi. Esistono milioni di alternative migliori: myspace, last.fm più tanti altri. Però io continuo a preferire questo spazio, già solo per il fatto che non ho (ancora?) bisogno di inventarmi un mio alterego musicista con un nome accattivante da interpretare. Sarà che qua poi posso aggiungere quelle due stronzate riguardanti la genesi stessa del pezzo senza dover mantenere chissà quale aria di profondità artistica. I pezzi che faccio li suono soprattutto per me e per le persone che mi stanno vicino. Perchè mi sento meglio quando lo faccio, perchè mi diverte riascoltarli e metterci i suoni che piacciono a me. Ci studio anche eh, e se non fosse per la comunità di Xelenio (e per gli incoraggiamenti e le critiche dei miei amici) non avrei proprio i mezzi per riuscire ad essere contento di quello che faccio. Dietro questo pezzo non c'è più nessun mal di dente o altro problema di salute, fortunatamente. C'è solo il bisogno di mettere in musica le sensazioni lasciatemi dalla giornata di ieri e dai suoi incontri e tirarci fuori qualcosa che non sia il solito fiume di parole. Probabilmente non ne sarei neanche in grado questa volta. Spero vi piaccia.