giovedì 13 dicembre 2007

Stateless @ Init


Era da un po' che avevo addosso la curiosità di poter andare a vedere un concerto all'Init di Roma, a via della stazione tuscolana a pochissimi passi dal Circolo degli Artisti. Sarà perchè tante persone mi hanno parlato molto bene di questo posto e della sua capacità in passato di riuscire a distinguersi. Sarà per il fatto che il numero di locali che propongono musica dal vivo di qualità è sintomo di salute dell'attenzione musicale di una città (tutt'al più se si tratta di una capitale come la nostra). O banalmente sarà per l'opportunità di vedere dal vivo in un ambiente intimo ma di qualità uno dei progetti musicali d'oltremanica più interessanti di quest'anno. Morale della favola il 7 dicembre, in una serata di pioggia con un freddo da cani, non potevo perdermi questa serata.
L'Init è un posto essenziale ma molto accogliente. Da fuori si è subito accolti dal familiare acquedotto romano che fa compagnia ai coraggiosi fumatori della serata. Dopo la piccola anticamera adibita a biglietteria si entra invece direttamente nel cuore del locale. Un grande stanzone diviso in due ambienti, il più vicino dei quali con tavolini e bar, per poi proseguire nello spazio da concerto che si chiude con un bello e solido palco. La gente quella sera non era molta, complice forse sia il tempo che un leggero disinteressamento delle radio romane che non hanno adeguatamente supportato questo concerto, ma ciò non ha inficiato sulla qualità del concerto che andremo ad assistere e forse ha donato molto in intimità e calore.

La serata viene aperta dal set di Raffaele Costantino (come già detto in diverse occasioni già faccia nota e imprescindibile quando c'è di mezzo l'elettronica a Roma) che inizia a preparare l'ambiente dietro il suo laptop, con una selezione ritmica e di ambiente che ha creato l'atmosfera ideale per godersi una buona e fredda birra (dal prezzo onesto) al bancone del bar.

E' poco prima di mezzanotte quando Chris James e soci salgono sul palco per l'inizio del loro concerto, attaccando subito con Radiokiller, in una versione molto elettrica che richiama le cupe atmosfere di Bloodsport degli Sneaker Pimps. La band prende subito confidenza col palco, per niente disturbati dall'esiguo numero di persone e quasi invogliati a dare il meglio di sè per scaldare quelli presenti. Ci riescono maledettamente bene e sorprendo ulteriormente tutti i presenti quando come secondo pezzo ci propongono brano acustico, Junior, a metà strada tra Jeff Buckley e Sting, nella quale la voce melodica di Chris affianca quella calda e angelica di Justin Percival, il bassista del gruppo. Non penso di essere stato l'unico in quel momento ad aver avuto la pelle d'oca. Da qui in poi il concerto seguirà un crescendo graduale che ci porterà ad ascoltare praticamente tutti i pezzi del loro album omonimo fino a tutta la durata del concerto che è stata di poco meno di un'ora e mezza.

Il loro suono è profondo, con la parte ritmica perfettamente innestata con le basi elettroniche che non prendono mai il sopravvento ed il tutto si sposa magnificamente con la voce del frontman. Potremmo definirli quasi trip-hop ricollegandoli alle esperienze dei gruppi "a voce maschile" che li hanno preceduti (oltre ai già citati Sneaker Pimps, penso anche al progetto 13 & God dei Notwist, per non parlare della collaborazione e amicizia con Dj Shadow che sicuramente ha influenzato nella loro musica gli Stateless), ma sarebbe limitante visto che le loro influenze si estendono trasversalmente a tanta della produzione musicale londinese di fine anni '90, in primo luogo, è inutile negarlo, alle atmosfere intime e struggenti di Radiohead e Coldplay da cui hanno preso si molto, ma che sono riusciti a staccarsi per intraprendere la propria musica in maniera personale e caratteristica.

La sensazione che la serata ci ha lasciato è quella di essere stati molto fortunati di aver potuto vedere una band come questa in un ambiente così particolare e raccolto come l'Init. Sospetto che in futuro sentiremo ancora parecchio parlare di questo gruppo.


Mentre cercavo il titolo di quell'inedito acustico fatto al concerto all'Init mi sono imbattuto in questo video (che tra l'altro mi ha dato la risposta) live molto grazioso in cui c'è una bellissima performance di Junior (il pezzo in questione). Enjoy it :)


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