
Oggi è il primo maggio di questo 2008 e mi ritrovo qui a casa da solo, in piagiama, ad ascoltare musica in maniera compulsiva. Come al solito in questi ultimi anni. Tra Le luci della centrale elettrica (cantautore italiano folgorato e sorprendente, spuntato dal nulla l'anno scorso, e che oggi ha fatto uscire il suo primo vero album), Bugo (che in passato ho sempre snobbato fino a quando, l'anno scorso, ho avuto la fortuna di vederlo dal vivo a due passi da casa e l'opportunità di ricredermi), i Marta sui tubi (antipatici, geniali ed in grado di ferirti, esattamente come ti aspetteresti da dei bravi artisti) e gli Offlaga Disco Pax (con la loro malinconia così particolare e fuori e dentro il mondo al tempo stesso) il mio umore non è dei migliori.
Sarà che sto invecchiando (tra 9 giorni, 29 anni), sarà che questo periodo storico è una merda (tra l'altro Alemanno ha annunciato giusto ieri che vuole trasformare la municipale in sceriffi e smontare la teca dell'Ara Pacis di Meier), sarà che è diventato tutto più difficile. Lavorare e guadagnare qualcosa (mille progetti e le dite incrociate sperando che vadano in porto per riuscire a vedere finalmente qualche soldo, per avere un po' di soldi in tasca e provare ad andarsene di casa), i rapporti con le persone (ognuna di loro persa a conti fatti nelle stesse problematiche) che diventano sempre più difficili per la paura che ci portiamo dentro e che ci rende pericolosi ed in pericolo.
Quello che avevo sempre voluto l'avevo finalmente trovato ma l'ho perso quando si è disintegrato, e quello che sto facendo ora è andare in giro a cercarne i frammenti, le tracce.
E malgrado tutto questo pensiero riesce a rendermi ancora dolorosamente felice.
(autoscatto di Manuel Moavero, 2007)
Sarà che sto invecchiando (tra 9 giorni, 29 anni), sarà che questo periodo storico è una merda (tra l'altro Alemanno ha annunciato giusto ieri che vuole trasformare la municipale in sceriffi e smontare la teca dell'Ara Pacis di Meier), sarà che è diventato tutto più difficile. Lavorare e guadagnare qualcosa (mille progetti e le dite incrociate sperando che vadano in porto per riuscire a vedere finalmente qualche soldo, per avere un po' di soldi in tasca e provare ad andarsene di casa), i rapporti con le persone (ognuna di loro persa a conti fatti nelle stesse problematiche) che diventano sempre più difficili per la paura che ci portiamo dentro e che ci rende pericolosi ed in pericolo.
Quello che avevo sempre voluto l'avevo finalmente trovato ma l'ho perso quando si è disintegrato, e quello che sto facendo ora è andare in giro a cercarne i frammenti, le tracce.
E malgrado tutto questo pensiero riesce a rendermi ancora dolorosamente felice.
(autoscatto di Manuel Moavero, 2007)
6 commenti:
grande Manuel...
Giamp
Sarà che non vivo più a Roma ed il futuro è aleatorio, ma non provo il pessimismo diffuso dovuto alla vittoria di Alemanno. Sia che i Maiali abbiano la licenza d'uccidere oppure no, non penso la vita di gente come me o te cambierà molto.
Cmq non ti avevo ancora fatto i complimenti per gli scatti. Bella
stavo appunto passando da qui per vedere se avevi scritto qualcosa su le luci della centrale elettrica, mi piace davvero tanto e sabato l'ho visto dal vivo... :)
aspetto una recensione ;)
benedetta
Alemanno sindaco...
i Cappello a Cilindro si sciolgono...
te che ascolti Bugo...
io che scarico Tricarico...
i Virginiana Miller fanno concerti con i Perturbazione...
è un periodo de merda...
Benedè, alla fine non ci sono andato a vedere le luci, quel giorno sono andato al forte prenestino dopo eoni... che strano effetto...
Daniè... messà così come faccio a darti torto (dei cappelli non sapevo, ma non mi stupisce per la verità)...
mmmm....
....mmmm....
no non sono una mucca...
sono sempre sumono o lilith...
rimuginavo perchè questo post riflette un po anche me :)
forse dovrei esternare di più le mie paranoie invece di riempire il blog di stronzate :)
ebbene si.. anche il blog ho...
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