lunedì 3 dicembre 2007

Una volta non era così...

Vertigini (Giddiness)

Una volta non era così... non si viveva con questa paura assurda... sarà che eravamo più giovani e ce ne fregava cavolo di quella cosa chiamata "stabilità" che ora sembra essere la nostra primaria preoccupazione. Come zombie cerchiamo di trovare la nostra stabilità, sottoforma di dispositivo ritmico tra lavoro, famiglia, amici, interessi, sesso e/o amore. E se c'è una artimia (quando c'è una aritmia) si inizia a potare dal basso verso l'alto. La ricetta deve essere ripetibile e applicabile costantemente come una formula matematica, manco che la vita fosse un qualcosa su cui bisogna a tutti i costi applicare il metodo scientifico.

Una volta non era così... quando si scopriva qualcosa di nuovo, quando un elemento nuovo entrava nelle nostre vite non lo si valutava al microscopio, soppesandone pregi e difetti... era più bello... ci si buttava e lo si assoparava fino in fondo vedendo fin dove avrebbe potuto spingerci... alle volte andava male, ma cmq avevamo abbastanza succhiato da quell'esperienza da sentirci migliori a prescindere dai segni che ti lasciava... non avevamo niente da perdere a provarci ogni volta e tutto da guadagnarci a prescindere dal risultato... sempre e cmq...

Oggi la paura ci attanaglia... siamo così diffidenti quando ci succede qualcosa di bello che non sappiamo più godercelo... si preferisce non stare bene subito, al rischiare di star male dopo... e per evitare che vada male dopo la si fa andare peggio adesso... questa cosa è terrificante... ma come diavolo facciamo... anzi... come diavolo fate...non mi ci metto più in mezzo anche io... non credo proprio che questo sia giusto e se pensate che ora abbiate qualcosa da non rischiare di perdere vuol dire che non vi meritate proprio un cazzo di niente...

(foto: Vertigini, Manuel Moavero, 2007)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

mi viene in mente un dialogo che fa Libero Di Rienzo negli speciali del DVD di Santa Maradona.
Doveva essere una scena del film, ma poi è stata tagliata... molto bello, e molto vicino a quello che scrivi.

linus

lapitzi ha detto...

a me piacciono, le aritmie. sono l'unica cosa che ci permette di individuare e segnare dei punti sulla linea della vita.
splendida foto, per inciso. :)
ciao.

violettavalery ha detto...

si ho contato fino a 9.

penso di andare fiera dei miei 25 anni, ora più che mai. nell'ultimo anno il caso mi ha portato a conoscere 30enni, e rivedo queste cose che hai scritto in tutti loro. mi rendo conto che 5 anni di differenza facciano vedere le cose in modo differente.
e anche se a volte faccio tutto facile, e forse anche io un giorno sarò così senza accorgermene.
ma visto da fuori, è terribile, ed è incomprensibile come subentri la paura di "muoversi", come se la vita fosse una questione di scadenze o di traguardi da conquistare, senza tenere conto dei propri traguardi interiori.
a me fa paura. se diventerò così, che ci sia qualcuno a farmene accorgere.